Cosa mangiare nel Salento

Salento: lu sule, lu mare, e lu ientu. Il più famoso detto salentino, a dire il vero, non è del tutto completo. Ai tre elementi principali che caratterizzano il territorio più a sud-est di tutta la penisola manca un dettaglio fondamentale: la buona cucina.

Per questo, per venire incontro ai nostri ospiti, abbiamo deciso di stilare una lista dei piatti (e non solo, spazieremo anche nel settore dolci, colazioni, snack e quant’altro) che non possono assolutamente passare inosservati nel progettare la propria vacanza nel Salento.

Caffè in ghiaccio con latte di mandorla – iniziamo dalla colazione. Il caffè in ghiaccio con latte di mandorla è croce e delizia di numerosi salentini e di tutti i turisti che, forti di una conoscenza pregressa, non possono proprio fare a meno di bere questa dolce bevanda preparata amorevolmente nei bar salentini. Da qualcuno è chiamato “caffè leccese” in quanto è tipico della zona, ed è da provare non solo a colazione ma anche dopo pranzo.

Il pasticciotto – non si può non accompagnare il caffè con il dolce tipico del Salento, la pasta frolla ripiena di buona crema pasticcera sapientemente preparata dai maestri salentini. Gira voce che il pasticciotto, che si può trovare in tutti i bar salentini e nelle pasticcerie, sia nato nella Pasticceria Ascalone di Galatina. Quindi, se siete da quelle parti, provatelo! Degno di nota il pasticciotto nero anche detto Obama nato a Campi Salentina in omaggio del Presidente Barack Obama.

La Frisella – La frisella salentina è uno dei piatti tipici dell’estate. Una piccola ciambella dura di grano o di orzo, da immergere in una scodella d’acqua per qualche secondo, in modo da renderla più morbida. Successivamente va condita a piacimento con pomodori, olio, sale, formaggio e quant’altro. La frisella è l’ideale per gli aperitivi ma è anche un pasto completo che può sostituire il pranzo o la cena.

Municeddhri – Lumache di campagna, di dimensione media, scure. I municeddhri sono uno dei piatti più amati dai salentini. Le lumache vanno tirate fuori dal guscio, possibilmente con uno stecchino e poi il pane va inzuppato nel sughetto che si viene a creare nel piatto. I Municeddhri sono protagonisti di una delle sagre tipiche del territorio “La Sagra della Municeddhra” di Cannole.

La Tajeddhra – di chiara origine spagnola (ricorda la paella), la tajeddhra è un timballo di buone cozze salentine e di patate. Ma non solo. A questi due ingredienti ne possono essere aggiunti altri a piacere.

I ricci di mare – sono uno degli alimenti più amati dai salentini perché abituati a mangiarli in più modi. Quelli più amati, ovviamente, sono sui ricci, sui crostini e direttamente in spiaggia appena pescati da mangiare con pane e cucchiaino. Da abbinare al piatto un buon bicchiere di bianco salentino.

Il rustico – è, molto probabilmente, insieme al pasticciotto, uno dei prodotti salentini più noti oltre il confine regionale. È un prodotto di rosticceria fatto con pasta sfoglia, besciamella, pomodoro e mozzarella ed è amato a tutte le ore del giorno soprattutto in orario “aperitivo”. Si può trovare in tutte le rosticcerie del Salento.

La Puccia – è un panino di grandi dimensioni, fatto al forno, da condire a piacimento. Generalmente viene condito con pomodoro e mozzarella, ma negli anni, la puccia, ha acquisito un gradimento talmente forte da risultare adatta a qualsiasi tipo di condimento. Da provare quelle realizzate specialmente in città a Lecce.

Ciceri e tria – Uno dei piatti della tradizione. Antichissimo e buonissimo, i ciceri e tria sono una minestra di legumi composta da ceci e tagliatelle di acqua e farina bollite e fritte in olio bollente.

Le pittule – Piccole palline in pastella salate fritte tipiche del periodo autunnale. Possono essere semplici ma anche condite con pomodoro, cavolfiore, ecc. Buonissime anche dolci.

E adesso cosa aspettate a provare proprio tutto?

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